Stazione di Milano Greco Pirelli

Luogo della fucilazione di tre ferrovieri partigiani il 15 luglio 1944 in seguito ad un sabotaggio.

Fino al 1923 comune separato da Milano, Greco, entrato a far parte del tessuto urbano, fu noto soprattutto come snodo ferroviario, per il quale passavano tutte le ferrovie anulari che circondavano Milano con lo smistamento del traffico in ogni direzione. Durante la dominazione nazista la stazione di Greco aveva pertanto una grande importanza strategica, anche perché vi si trovavano le più importanti officine di riparazioni del Nord Italia, presidiate in permanenza dalle SS.
Da lì passarono, nell’inverno 1943-44, trecentomila tonnellate di merci dirette in Germania, segno dell’asservimento totale del sistema industriale italiano alle esigenze belliche della Wehrmacht. I nazisti cercarono anche di mimetizzare gli edifici dipingendoli di verde e giallo, per proteggerli dai bombardamenti alleati. È evidente che molte azioni di sabotaggio della Resistenza fossero concentrate sulle linee ferroviarie, sia per ridurre la spoliazione del nostro patrimonio industriale, sia per liberare i prigionieri rinchiusi nei carri diretti ai lager. Si parla di oltre 5500 azioni di sabotaggio nell’Italia settentrionale, con distruzione di centinaia di locomotive, vagoni e ponti.
Il 25 giugno 1944 a Milano Greco i partigiani attaccarono la stazione e l’officina, diverse esplosioni distrussero sette locomotive tedesche e un importante deposito di carburante. Per rappresaglia i tedeschi fecero fucilare da militi della legione Ettore Muti, tre ferrovieri, Antonio Colombi, Carlo Mariani e Siro Mazzetti, che non erano responsabili dell’attentato, ma che, scrive il «Corriere della Sera» del 16 luglio 1944 su ordine del Comando tedesco, «distribuendo volantini e scritti comunisti incitanti il popolo all’assassinio e ad atti di sabotaggio… si erano messi allo stesso livello dei sabotatori, appoggiandoli e quindi condividendone le colpe».
Il 23 aprile 1945 alla stazione di Greco il magazzino di approvvigionamento fu conquistato dai partigiani, dopo il disarmo delle guardie fasciste. Il 24 i ferrovieri di Greco andarono in aiuto degli operai della vicina Pirelli, che combattevano per salvare la fabbrica dalla distruzione. Il 26 fu bloccato un treno merci in partenza per la Germania: i partigiani riuscirono a conquistarlo e a portarlo in salvo a Corsico.
Oggi la vecchia stazione di Milano Greco non esiste più ed è stata sostituita dalla nuovissima stazione Greco-Pirelli. Sopravvive, però, nel ricordo dei tanti che anche lì hanno lottato per conquistare la libertà per il nostro Paese.

Guido Lorenzetti

Stazione di Milano Greco Pirelli