Tempio civico di San Sebastiano

Monumento a un tempo civile e religioso, conserva dal 1970 la tomba dell’internato ignoto.

In via Torino al n. 28 si trova il tempio civico di San Sebastiano, che mantiene lo status ambiguo di monumento a un tempo civile e religioso, fin da quando fu costruito in seguito a un voto per la fine della peste del 1576.
Qui si tennero il 10 agosto 1945 e 1946 le messe ufficiali in memoria dei Quindici martiri di Piazzale Loreto. Dal 1970 vi si trova la tomba dell’internato ignoto, posta sotto la seconda cappella di sinistra, dove è una Pietà di marmo di Benedetto Cacciatori. Una lapide reca l’iscrizione: «Non più reticolati nel mondo | riposa in pace | internato ignoto | nel vigesimoquinto anno | dalla Liberazione | 1945 A.N.E.I. 1970».
La salma di questo anonimo soldato morto in Germania a Francoforte, pare il 26 marzo 1945 a seguito dello scoppio di una granata, rientrò in Italia nel maggio 1952 e il mese dopo vi fu sul sagrato del Duomo una grande cerimonia alla presenza del cardinale Ildefonso Schuster, del sindaco di Milano Virgilio Ferrari, ex-deportato a Bolzano, e di Antonio Greppi per il Comitato Onoranze Caduti per la Libertà.
La salma fu tumulata in San Sebastiano diciotto anni dopo, il 21 giugno 1970, su iniziativa del sindaco Aldo Aniasi, con una messa solenne di monsignor Carlo Manziana, vescovo di Crema ed ex-deportato a Dachau.

Massimo Castoldi

Tempio civico di San Sebastiano